giovedì 15 dicembre 2016

Step 22: Il colore nell'architettura

 

Djenné è un comune urbano del Mali , Stato Africano, nella regione di Mopti. Nella lingua della terra il nome significa "città di fango". Essa è una città di grande interesse storico poiché presenta diversi edifici costruiti con mattoni di fango, tra cui la Grande Moschea.
Con uno stile sudanese-saheliano il primo edificio risale al XIII secolo ma fu fatta demolire ed è stata ricostruita nel 1907. Oggi insieme alla città è dal 1988 patrimonio mondiale del UNESCO. 

"L'edificio in adobe o terra cruda, è costruito con il sistema djennè-ferey, il metodo di costruzione tradizionale, consistente in una sovrapposizione di palle di terra cruda ancora bagnata, che ricopre il ruolo sia di mattone che di legante. Questa tecnica si differenzia da quella del toubabou-ferey, introdotta dagli occidentali, con la fabbricazione di mattoni crudi seccati, tenuti insieme da terra cruda ancora bagnata come legante." 


Giordano Conti nel suo trattato sull'architettura  "La pratica dell'architettura. Manuale sulle tecniche costruttive tradizionali"  descrive il processo di ripristino delle sagramature (tecnica di stesura dell'intonaco) attraverso il Terra d'ombra: 










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